“Disobedience” è un bel film del 2017 (distribuito in Italia l’anno successivo) firmato dal cileno Sebastian Lelio e tratto dall’omonimo romanzo (di undici anni prima) di Naomi Alderman. Bello di una bellezza sincera, piuttosto rara di questi tempi, che ha tra i suoi punti di forza la sua capacità di raccontare situazioni potenzialmente esplosive – la ribellione e l’omosessualità in una comunità religiosa conservatrice – con grazia e tocco lieve, senza indulgere in condanne preconcette e senza indicare come migliore una situazione rispetto all’altra. Non è detto che i comportamenti liberi portino davvero alla libertà o alla felicità; non è detto che le comunità osservanti siano poi così opprimenti, sembra voler dire il regista.
E ci riesce bene, grazie non solo alla interpretazione profonda e disincarnata di una Rachel Weisz in stato di grazia, ottimamente coadiuvata da chi le sta intorno, ma anche grazie a un taglio narrativo semplice e per nulla intellettualistico, che senza fare sconti a nessuno, sa essere pacato e incisivo al tempo stesso.
Tornata dopo anni di lontananza nella comunità ebraica ortodossa di Londra per il funerale del padre, rabbino e guida spirituale del gruppo, Ronit viene accolta con malcelata freddezza dalle persone con cui è cresciuta e che non le hanno mai perdonato la scelta di vita indipendente e l’inseguimento di una carriera (come fotografa) lontana dai valori e dalla disciplina fondamentali per la comunità.
Tra le persone con cui la ragazza viene nuovamente a contatto ci sono i vecchi amici Dovid – che sembra indirizzato a divenire il successore del rabbino appena scomparso – e la tormentata ed enigmatica Esti, oggi moglie di Dovid. L’amicizia tra le due donne prende una piega inaspettata, anche perché in passato…
SCHEDA TECNICA
Regia di Sebastian Lelio
Anno: 2017
DVD italiano Feltrinelli
Fonte letteraria: Disobedience, di Naomi Alderman
Produzione: UK, USA, IRL
Personaggi e interpreti
Ronit Krushka: Rachel Weisz
Esti Kuperman: Rachel McAdams
Dovid Kuperman: Alessandro Nivola