Mentre nel mondo cattolico si celebra la festa dell’Immacolata Concezione, in alcuni Paesi buddhisti di tradizione Mahayana è il Giorno del Risveglio. Il cammino di Siddhartha Gautama, alla ricerca delle origini della sofferenza, ha infine compimento. Da allora sarà chiamato Buddha, “il Risvegliato”.
In ogni tempo, per ogni generazione che viene al mondo, la vita è un enigma. Si nasce, ci si affaccia all’età adulta con l’animo pieno di attese, si fa quello che si deve e che si può, andando anche incontro a delusioni e contrarietà, poi le forze declinano e infine si muore. Ma qual è allora il senso di tutto ciò, e a che giova quel che si è sofferto? Si può aver paura che questa domanda affiori, e tentare di ignorarla, cercando distrazioni fino al completo oblio – sprecando però forse l’occasione che la vita rappresenta; oppure mettersi in ascolto, e accettare di iniziare un viaggio che è verso l’ignoto. Quel che si potrà trovare è impossibile da dire – o si può dire in tanti modi -, ma davvero è quel che è più importante, per sé e per gli altri. Al di là di ogni oscurità e dissidio, c’è una grande, luminosa pace.
Immagine di Olga Bellero
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