A Simon Peres – nono presidente di Israele, nonché due volte Primo Ministro del Paese, e premio Nobel per la pace – va ascritto anche il non lieve merito di avere fondato a Jaffa, nel 1996, il centro che porta il suo nome.
Scopo dell’organizzazione è quello di promuovere il sogno di Peres di costruire la pace in Medio Oriente attraverso la cooperazione socio-economica e lo sviluppo e l’interazione tra le persone. Un fine nobile e difficile, tenendo conto delle tensioni senza fine – e che Peres di sicuro conosceva benissimo – che separano palestinesi e israeliani.
Tolleranza, sviluppo economico e tecnologico e cooperazione sono gli ingredienti non tanto segreti di una ricetta che vuole portare all’inversione di tendenza – dunque, alla pace – in una terra insanguinata.
Il centro accoglie circa duecentomila visitatori all’anno e sviluppa programmi all’avanguardia nei campi dell’innovazione, dello sport, della imprenditorialità, dell’ambiente e dell’agricoltura.
Questi programmi di punta servono centinaia di migliaia di beneficiari di tutte le età, religioni e generi e sono implementati da una rete di partner locali, regionali e internazionali.
Anche l’edificio che ospita il Centro merita attenzione: finito oltre dieci anni dopo la commissione di Peres, nel 2008, la suggestiva costruzione reca la firma dell’architetto romano Massimiliano Fuksas, che ha realizzato per l’occasione un parallelepipedo ottenuto dalla stratificazione di piani irregolari di cemento cui si alternano strati in vetro translucido. “Ho pensato ad una stratificazione – spiega Fuksas in una intervista sul sito www.archiportale.com – ad una costruzione che rappresentasse il tempo e la pazienza. Stratificazione di “materia” alternata dei luoghi che più hanno sofferto. Il cemento composto con differenti sabbie ed inerti, alternati e sovrapposti”.
The Peres Peace House è situata al 132 di Kedem St., Tel Aviv-Jaffa 6806632; per informazioni telefonare al +972-3-568-0680 o scrivere all’indirizzo info@peres-center.org.