Conoscere è meglio che ignorare, comprendersi è preferibile che non capirsi. Può sembrare banale, ma banale non lo è per nulla, tenendo conto di quanti conflitti, piccoli e grandi, insanguinano e impoveriscono il mondo.
Tutti abbiamo fatto l’esperienza del cambiamento di ottica derivante da una maggiore conoscenza: ovvero, quando si conosce meglio una persona, una situazione, un gruppo sociale, spesso all’improvviso… si cambia idea. “Chi l’avrebbe mai detto?” diciamo di solito in questi casi. E iniziamo a convivere con la bellissima sensazione che deriva dal superamento di un luogo comune o di un pregiudizio.
Già, chi l’avrebbe mai detto… Pensiamo per un istante a quanti “Chi l’avrebbe mai detto” non vengono pronunciati al momento giusto, a quante conoscenze approfondite vengono rifiutate, a quante occasioni di comprensione vanno perdute per sempre e forse incominceremo a capire qual è una delle più importanti e profonde radici del male che affligge da sempre l’umanità.
Il Cammino della Benedizione – di cui Blessy.org vuole essere un semplice portavoce – non ha l’ambizione di cambiare il cammino della storia, ma soltanto di mostrare una delle possibili vie per giungere alla pace profonda rimanendo fedeli alla propria identità, alle personali credenze, al patrimonio culturale da cui si proviene. Anzi, migliorandoli e rendendoli più forti e consapevoli.
Ogni tradizione di pensiero – religioso o non religioso – ha ricchezze inesplorate e il dono reciproco di queste risonanze può essere un formidabile laboratorio di promozione umana. La pace, alla fine, è l’unica cosa che conta se vogliamo diventare esseri umani nel senso più completo della parola: e il percorso che raggiunge la pace attraversa necessariamente le terre della conoscenza reciproca.
Non occorre aspettare che gli altri facciano il primo passo: siamo noi che dobbiamo muoverci per primi.
“La pace comincia da me”.