Poson Poya

di Bhante Dharmapala/Claudio Torrero

Nella tradizione Theravada dello Sri Lanka questa luna piena è Poson Poya. Vi si celebra l’introduzione del Dharma nell’isola ad opera di Mahinda, il monaco figlio dell’imperatore Ashoka. Quest’ultimo aveva inviato monaci nelle più diverse direzioni, anche in Occidente, e a Sri Lanka il suo stesso figlio, come presagendo il particolare ruolo che l’isola avrebbe rivestito nella diffusione del Dharma, essendo che vi sarà poi redatto, dopo alcuni secoli di tradizione orale, il Canone dei testi in lingua Pali.

Volgendo lo sguardo a quel groviglio spesso inestricabile che è la vicenda umana, dietro la storia degli stati, delle guerre, delle economie e dei cambiamenti tecnologici, osservando con più attenzione si può scorgere il fluire della vita quotidiana lungo le generazioni, diversa sempre eppure anche sempre uguale. Ebbene, guardando ancora più in profondità appare infine come ciascun uomo o donna si rapporti in ogni epoca al senso della propria vita, secondo l’orizzonte culturale che gli è dato: appare insomma la storia spirituale.

E ogni volta che la verità profonda che è nel cuore umano non è più attingibile nelle forme in cui è stata tramandata, occorre che forme diverse affiorino. Potrà accadere ciò in questo nostro tempo, nel più sconvolgente e rapido mutamento della storia umana? E ci saranno missionari in grado di raggiungere ciascuno, facendo di se stessi dono per una grande rinascita comune?

(Immagine di Olga Bellero)

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